Quando è troppo è troppo…

Nei computer si parla di memoria volatile quando si vuol indicare la memoria che allo spegnimento del PC si cancella.

Il cervello del nostro beneamato premier Berlusconi deve funzionare in maniera analoga. Quando va a dormire, si cancella la memoria di tutto quello che dice.

Forse il presidente del consiglio pensa che anche la nostra memoria si sia fatta lessare dai grandiosi programmi delle sue TV…

Ecco infatti quello che ha dichiarato a Ballarò ieri 1° giugno 2010 in merito a sue eventuali dichiarazioni a sostegno dell’evasione fiscale, riportate dal vicedirettore di Repubblica Massimo Giannini:

“Il giornalista di Repubblica ha mentito spudoratamente dicendo che da parte mia c’è stato mai un sostegno circa l’evasione fiscale (…) è menzogna assoluta proclamare come è stato fatto che io avrei in qualche modo giustificato e sostenuto l’evasione fiscale”.

Guardate qui e poi giudicate voi:

 

WordPress Plugin Share Bookmark Email

Quousque tandem…?

Chi conosce Rosa Parks? Magari il nome non dirà niente ma forse se si racconta la storia a cui ha preso parte, a molti verrà in mente.

Nel 1955 nell’America ancora razzista e segregazionista, Rosa Parks, prese l’autobus per tornare a casa dopo una giornata di lavoro. Gli autobus a quell’epoca erano divisi in due parti, una per i neri e una per i bianchi. Poiché la parte riservata ai neri era piena, scelse un posto nella sezione riservata ai bianchi, che in quel momento era libero. Quando, ad una fermata successiva, salirono altri bianchi, questi ultimi protestarono con l’autista in quanto non c’era più posto e pretendevano che la Parks si alzasse per lasciare il posto a uno di loro. La Parks si rifiutò e, dopo che fu chiamata la Polizia, fu arrestata, per violazione della legge cittadina sulla segregazione. Cominciò allora un boicottaggio dei mezzi pubblici da parte degli afroamericani che durò 381 giorni fino a che la legge non fu abrogata. Nel 1956 la Corte Suprema degli Stati Uniti, decidendo sul caso Parks, dichiarò incostituzionale la legge sulla segregazione razziale.

In questi giorni sembra di essere tornati indietro di più di 50 anni, a quell’epoca in America, o, peggio, ai tempi delle leggi razziali in Italia, quando in alcuni esercizi pubblici era affisso un avviso nel quale c’era scritto “vietato l’ingresso ai cani e agli ebrei”.

Questo viaggio nel tempo è riuscito a farmelo fare un elemento come Matteo Salvini, attuale consigliere della Lega Nord al comune di Milano. Non so se ce l’avete presente: quando parla sembra che abbia la voce impostata da macho.
Cosa ha fatto il Salvini? Ha proposto di riservare dei vagoni sulla metro di Milano ai milanesi, poi una compagna di partito, una certa Raffaella Piccinni è andata anche più in là, come se la proposta del Salvini non fosse abbastanza chiara: “Bisognerebbe riservare dei vagoni agli extracomunitari”. E Berlusconi che fa? Minimizza, è solo una battuta (magari lui è abituato alle sue grandiosi battute), e come al solito chi alza la voce contro queste derive razziste è il presidente della Camera, Fini.

È una vergogna! Come possono esistere tali elementi all’interno di un consiglio comunale, o addirittura in Parlamento? Come è possibile che un Paese che ha avuto milioni di emigranti possa aver scelto di essere rappresentato da tali elementi. Fino a quando continueremo a tollerare questa xenofobia che aumenta sempre più? Dovremo per caso rivedere le stelle di triste memoria da cucire sulle giacche, per cominciare a capire che abbiamo raggiunto il limite?

Piccola nota a margine: chissà gli svizzeri o gli americani in che posto dovrebbero sedersi? Ma forse per loro sarebbe solo un contrappasso, viste quante ne hanno fatte passare ai nostri emigrati…

WordPress Plugin Share Bookmark Email

Populismo di bassa… Lega

Durante le ultime elezioni un partito politico appena nato (da una scissione da AN), La Destra, ha fatto una campagna elettorale fondata sulle promesse di dare la precedenza agli italiani nell’assegnazone delle case popolari o di posti negli asili nido. Questo anche per cercare di sopravanzare le promesse della Lega e di cercare così di prenderle i voti. Tali argomenti sono però fondamentali nelle città dove la Lega governa e dove cercano di metterli in atto, spesso senza riuscirci (come è accaduto per la città di Brescia dove volevano riservare delle agevolazioni per i neonati solo agli italiani).

Se non ci si riflette sufficientemente si è portati a condividere tali promesse, anche se si è di tendenza politicamente opposta, ma solo un po’ di ragionamento basta per mostrare come tale politica sia ingiusta, demagogica e populista.

Riflettiamoci un po’ su.

Sei un operaio italiano, e vieni chiamato in Belgio per lavorare nelle miniere (dove i belgi non vogliono lavorare). Ti fanno una richiesta di assunzione e parti. Arrivato in Belgio cominci a lavorare e a pagare le tasse sullo stipendio che prendi come i tuoi colleghi belgi. A questo punto però ti dicono: tu non puoi ricevere una casa popolare perché non sei belga.
Ma tu non paghi le stesse tasse del tuo collega che vanno nelle casse dello Stato per dare dei servizi?
Sei solo, all’estero, e decidi di portare la tua famiglia per vivere insieme. Penso sia un diritto fondamentale, non so se sarete d’accordo. Dopo aver dimostrato di avere tutte le carte in regola per mantenerla la fai venire. Quando i tuoi figli sono qua, tu vorresti mandarli all’asilo, magari anche per poter far lavorare tua moglie e dare un futuro migliore ai tuoi figli.
Ma ti dicono: tu sei italiano e solo i belgi possono andare all’asilo nido. Ma come? Non paghi pure tu le stesse tasse?
In Italia spesso gli stranieri sopravanzano gli italiani nelle graduatorie delle case o degli asili, in quanto guadagnano (o dichiarano) meno degli italiani. Allora per ovviare a queste "ingiustizie" cosa pensano alcuni politici? Togliamo dei diritti agli stranieri! In fondo è la soluzione più facile e quella più visibile, e fondamentalmente la più demagogica: gli italiani DOC esultano: qualcuno ci difende ancora (E’ come gridare alla pena di morte non appena succede un delitto efferato).
Non è che questi politici pensano, ma come mai ci sono questi problemi? Non sarà perché non ci sono abbastanza asili nido, oppure abbastanza case popolari? Se ce ne fossero abbastanza queste tensioni pensi che continuerebbero ad esserci?
Inoltre non ci si chiede perché dichiarano salari più bassi? Se guadagnassero tutti secondo contratto, come gl’italiani, quest’ultimi non sarebbero competitivi come gli stranieri nelle graduatorie? Ma non è che agli imprenditori italiani (certo non tutti) fa più comodo pagarli in nero una parte dello stipendio per pagare meno tasse? Certo a quel punto fa comodo anche allo straniero, ma se il datore di lavoro decide di fare tutto alla luce del sole, lo straniero non può esimersi dal pagare tutte le tasse.

E allora se devo scandalizzarmi per dei diritti che derivano da valori quali la solidarietà e la tolleranza, preferisco indignarmi per gli sprechi veri derivanti da opere incompiute o da opere che, fatte all’estero, costano un decimo di quelle fatte in Italia, da appalti che lievitano anche per il pagamento di mazzette, dai costi del “palazzo” che ogni volta, promettono di diminuire e invece aumentano sempre, della poca memoria che si ha quando si dice che la maggior parte degli inquisiti per tangentopoli sono stati assolti, da condannati che vengono candidati, da una tassa che pago sulla bolletta elettrica per lo sviluppo della ricerca sulle fonti energetiche rinnovabili che vanno anche ai petrolieri, dal fatto che si considera risolto il problema dei rifiuti solo con la costruzione di inceneritori -senza pensare che si deve cambiare mentalità e risolvere il problema a monte, non producendo rifiuti inutili e consumare meno e mi fermo qui.

WordPress Plugin Share Bookmark Email