OpenOffice Base e Java

Eccomi qua di nuovo, dopo più di un anno di silenzio, a causa di un intrusione nel blog che faceva il bello e cattivo tempo. Ora per fortuna ho risolto, semplicemente cambiando l'aspetto del blog stesso (sembra che fosse un template che avevo scaricato a permettere quanto accadeva).

Con questo post volevo dare una mano a chi vuole affrancarsi da Access ma ancora trova problemi con OOBase o LibreOfficeBase.

L'unica ragione per la quale non mi ero affrancato ancora da Windows era giusto il fatto che avevo degli archivi creati con Access, a cui volevo ancora avere accesso e aggiornare. Infine, dopo un po' dalla nascita di OOBase mi sono deciso a fare il grande passo. Ho penato un po' (anche dopo) anche per la minor perfezione di Base, ma con qualche piccolo sforzo ora i miei PC sono felicemente dewindowsizzati.

Tutto è andato a gonfie vele con Mandriva fino a che un aggiornamento di Java (la quale è necessaria per il funzionamento di Base) ha causato dei problemi di incredibile lentezza nell'aprire le tabelle (non importava la loro grandezza). Dopo un po' di ricerche, ho scoperto che dalla versione 1.6.0.23 di JRE, Base dava problemi a tutte le versione OOo Linux, e che era un bug conosciuto dagli sviluppatori di OOo, anche se, a quanto pare, questo fatto non sembra averli spinti a darsi da fare, visto che ancora oggi permane questo difetto (forse siamo davvero pochi ad ad usare Base…).

A questo punto non restava che reinstallare la versione precedente, la JRE 1.6.0.22, per far tornare tutto a posto. Con Mandriva non c'erano problemi: si andava su un repository di una distribuzione precedente e si scaricava il file rpm di JRE corrispondente.

Purtroppo, quando sono passato a Kubuntu, la cosa è un po' cambiata in quanto i repository non funzionano allo stesso modo e nonostante ricerche varie non sono riuscito a reperire quella versione di JRE per Ubuntu. E così per lungo tempo ho dovuto tenere su un PC una versione di Mandriva giusto per tenere aggiornati i miei archivi. La ragione era anche che non volevo installare la versione originalescaricata dal sito Oracle.

Alla fine però ho deciso che era l'ora di “uniformare” tutti i PC con la stessa distribuzione e così sono andato a cercare la versione “buona” di JRE direttamente dall'archivio di Oracle.

Ora vi spiego come fare per risolvere la questione passo passo:

– Andate su http://www.oracle.com/technetwork/java/javasebusiness/downloads/java-archive-downloads-javase6-419409.html

Dove c'è l'archivio di tutte le versioni 6, precedenti.

– Scorrete la pagina e cliccate sul link Java SE Runtime Environment 6u22 che vi porta direttamente alla sezione di vostro interesse: dopo aver smarcato l'accettazione della licenza, scaricate la versione che fa per voi la 64 bit o la 586 e salvatela sul vostro PC (attenzione però che il Oracle vuole che vi registriate – una ragione per la quale non avevo risolto prima il problema era giusto questo. Alla fine però ho dovuto capitolare).

– Create una cartella dove volete che JRE venga installato, e copiatevi il file con estensione bin. Ad esempio JRE.

Ora aprite un terminale e date il comando chmod +x nomefilescaricato.bin (per renderlo eseguibile).

Ora lanciate il file eseguibile per il comando ./nomefilescaricato.bin

Ora avrete una cartella chiamata .jre1.6.0.22 nella cartella JRE. Se volete copiate la cartella nella home direttamente così da semplificare un'eventuale ricerca.

Aprite OpenOffice: Strumenti->Opzioni->OpenOffice->Java

Qui premete Aggiungi e scegliete il percorso della cartella .jre1.6.0.22

OK e riavviate OpenOffice.

Ora Base dovrebbe tornare a funzionare normalmente.

La soluzione dovrebbe essere buona anche per Libre Office.

Suggerimenti dal Forum Ubuntu: http://forum.openoffice.org/it/forum/viewtopic.php?f=13&t=1429&h

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Lettere col circonflesso in esperanto (2)

Nel post del 1° aprile 2009, avevo spiegato una maniera leggermente complicata di far scrivere le lettere col circonflesso alle nostre tastiere. Da allora un po' d'acqua è passata sotto i ponti e le cose sono diventate estremamente più facili (almeno per noi utenti di Linux).

Infatti nelle ultime versioni del Sistema, è possibile configurare il computer in modo da scrivere le lettere circonflesse senza essere dei geni del computer. Qui di seguito potete imparare come. Questa procedura è valida per chi usa, con Linux, i desktop KDE oppure Gnome. Negli altri non ho provato.
 
KDE 4.6.5 (con Mandriva 2011)
Strumenti → Strumenti di sistema → Configura il tuo desktop (se non lo trovate lanciate il comando systemsettings da console).
Nella sezione Hardware scegliere Dispositivi di immissione, quindi, sulla sinistra, scegliere Tastiera (dovrebbe già essere selezionata). Poi la linguetta Avanzate. In questa finestra, se non lo è già, smarcate la casella: Configura le opzioni della tastiera. Si attiveranno le opzioni sottostanti. Cliccate su Aggiunta dei circonflessi esperanto. Smarcate l'opzione Al tasto corrispondente in una tastiera Qwerty (che è la tastiera che dovrebbe avere la maggior parte degli utenti). Quindi cliccate sull'opzione Tasto per scegliere il terzo livello. A questo punto sta a voi scegliere il tasto al quale volete legare il circonflesso. Io personalmente ho scelto Alt destro, ma potete scegliere benissimo un tasto Windows, visto che non viene usato con Linux. Premete il tasto Applica e il gioco è fatto: se volete scrivere ĉ premete Alt Destro + c (per la maiuscola aggiungete il tasto Maiusc).
 
Questa invece è la procedura per Gnome anche se si tratta di una versione un po' obsoleta (non ho avuto la possibilità di provarne una nuova).
Si tratta di Gnome 2 (Ubuntu 10.4).
Dal menù Applicazioni, scegliete, in alto, il sottomenù Sistema. Tra i programmi che appariranno scegliete Tastiera.
Si aprirà la finestra “Preferenze della tastiera”. 
Tra le linguette disponibili, cliccate su Disposizioni. Nella relativa finestra cliccate il pulsante Opzioni… (in basso a sinistra). Si apre la finestra “Opzioni di disposizione tastiera”. La voce che ci interessa è: “Aggiunta dei circonflessi Esperanto (Supersigno)”. Se non è già aperta, cliccate sul triangolino a sinistra della riga e avrete le diverse opzioni tra cui scegliere. La spunta dovrebbe essere su Predefinita. Cambietela e spuntate “Al tasto corrispondente in una tastiera QWERTY”. Ora nella stessa finestra scendete più in basso e cliccate sul triangolino corrispondente all’opzione: “Tasto per scegliere il terzo livello”. Tra tutte le opzioni di spunta che appariranno, scegliete quella che vi è più comoda, ovvero il tasto con il quale apparirà la lettera circonflessa (Es.:premendo Win_sinistro+g apparirà ĝ). Smarcate una, o più opzioni se vi è più comodo, e chiudete le finestre. Fatto!
 
Nel prossimo post spiegherò come utilizzare due o più tastiere diverse sullo stesso PC.
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Lettere col circonflesso in esperanto

Cercate il file Xmodmap (attenzione alla maiuscola iniziale) con locate oppure find.

Nella mia distribuzione (Mandriva) il percorso è

/etc/X11/Xmodmap

Copiatelo nella vostra directory home:

[nomeutente@localhost ~]$ cp /etc/X11/Xmodmap /home/vostronomeutente/.Xmodmap

(oppure se già siete nella directory home basta: cp /etc/X11/Xmodmap .Xmodmap). Potete anche copiarlo in modalità grafica con Konqueror. Il puntino prima del nome serve per renderlo un file nascosto.

Se non avete nella vostra distribuzione tale file, potete crearlo con un editor (anzi a volte potrebbe essere anche meglio crearlo) inserendoci il keycode, che avrete estratto, seguendo le istruzioni che seguono.

Aprite .Xmodmap con un programma editor di testo, ad esempio kwrite.
Vedrete qeuste righe:

——————-
!
! This is the "Xmodmap" file for Standard Keyboards with Windows keys.
!
! If you want to have other keymappings for special X-Terminals, just
! create a "Xmodmap.${DISPLAY}" file with the according changes.
!

keycode 22 = BackSpace
keycode 115 = F13
keycode 117 = Menu

——————
Tutto ciò che è scritto dopo i punti esclamativi non vi interessa.

Alla lista dei 3 keycode (la configurazione dei tasti che servono per ritornare indietro, per creare f13, e per vedere il Menu) dovrete aggiungere il tasto "morto" (=un tasto che non fa muovere il cursore, se non accompagnato da altro tasto) che servirà a far creare il circonflesso sopra le lettere. Ci sono diverse scelte, ad esempio AltGr (a destra della barra spaziatrice), oppure il tasto con il simbolo "Windows" a destra di AltGr. Se usate il tasto AlGr rischiate di perdere qualche lettera che veniva creata con questo tasto, ad esempio ¢ ß ŋ, mentre se usate il tasto "Windows" non perderete nulla visto che se siete su Linux non usate Windows.

Ora dovete capire qual è il codice di detto tasto.

Se non lo avete, scaricate il programma xev. Per vedere se lo avete, aprite una console e digitate:

[nomeutente@localhost ~]$ which xev

Se esce questa risposta: /usr/bin/xev (magari con diverse directory), allora l'avete installato, altrimenti scaricatelo con il vostro gestore di installazione programmi.

Una volta scaricato, aprite la console e lanciatelo:

[nomeutente@localhost ~]$ xev

Si tratta di un mappatore dei tasti. QUindi nel momento che lo lanciate appaiono diverse scritte in console e ogni volta che premete un tasto, ne appaiono di nuove con le informazioni relative a quel tasto che avete premuto. Nel nostro caso vi dovrebbe apparire
———————

KeyPress event, serial 28, synthetic NO, window 0x1c00001,
root 0x57, subw 0x0, time 3002228, (-3,771), root:(0,799),
state 0x0, keycode 116 (keysym 0xfe52, dead_circumflex), same_screen YES,
XLookupString gives 1 bytes: (5e) "^"
XmbLookupString gives 0 bytes:
XFilterEvent returns: True

KeyRelease event, serial 31, synthetic NO, window 0x1c00001,
root 0x57, subw 0x0, time 3002319, (-3,771), root:(0,799),
state 0x0, keycode 116 (keysym 0xfe52, dead_circumflex), same_screen YES,
XLookupString gives 1 bytes: (5e) "^"
XFilterEvent returns: False

———————

Lasciate da parte tutte le altre informazioni e ponete la vostra attenzione sul numero dopo keycode che nel nostro caso è 116 (se fosse un altro tasto sarebbe un altro numero, naturalmente). Attenzione che il numero non è sempre lo stesso, anche sullo stesso computer e su due versioni della vostra distribuzione. Controllate sempre con xev.

Ora conoscete il numero di codice del tasto "Windows".

Scrivete keycode 116 = dead_circumflex in fondo alla lista dei tre (o più) keycode del file .Xmodmap, andate a capo e salvate il file.

Oppure se non avete tale file potete crearlo, salvando tale linea all'nterno del file e nominandolo come sopra.

Questa configurazione farà sì che il tasto Windows premuto insieme ad una lettera vi ponga sopra il circonflesso.

Ora che il file è configurato serve che sia lanciato con l'omonimo programma xmodmap (notare l'iniziale minuscola).
Controllate di avere installato tale programma con il comando: which xmodmap (se non l'avete, installatelo). Una volta installato, scrivete

[nomeutente@localhost ~]$ xmodmap ~/.Xmodmap

La tilde equivale a /home/vostronomeutente, e si scrive con AltGr+ì (potete anche scegliere di scrivere il percorso completo).

Ora se provate a scrivere una lettera circonflessa: "Windows"+c vedrete il risultato. Se tenete premuto anche il tasto maiuscolo la ĉ sarà Ĉ.

Se provate ora a scrivere la ŭŬ, vi uscirà ûÛ. Eh sì, la configurazione che avete dato al tasto "Windows" è quella di creare gli accenti circonflessi, non gli accenti latini delle vocali brevi. E allora, vi chiederete, mi devo tenere la lettera u con il circonflesso? No, un altro piccolo sforzo e l'opera sarà completata. Dobbiamo ingannare il programma che amministra i tasti e per farlo dobbiamo modificare il file che dice ai tasti il comportamento da avere (mi perdonino i puristi). Il file da modificare è Compose (iniziale maiuscola). Cercatelo con il comando find o locate. Ce ne sono diversi, quello che interessa a noi è nella directory en_US.UTF-8/. Nella mia distribuzione il percorso completo è
/usr/share/X11/locale/en_US.UTF-8/Compose

Ora, attenzione, perché per modificare questo file dovete essere root.

Aprite il file Compose con un editor di testo (in modalità root) e se sapete come fare, visualizzate il numero delle righe (non è necessario ma è più comodo per trovare le sostituzioni da fare). Infatti, in pratica dobbiamo scambiare la û con la ŭ e la Û con la Ŭ.

La u con l'accento esperanto si chiama <dead breve u> (dalla u breve latina) mentre la circonflessa <dead circumflex u>.

Dovreste trovare queste righe:

<dead_breve> <u> : "ŭ" ubreve
<dead_breve> <U> : "Ŭ" Ubreve
(nel mio Compose sono la riga 317 e 318)
<dead_circumflex> <u> : "û" ucircumflex
<dead_circumflex> <U> : "Û" Ucircumflex
(queste altre sono le righe 472 e 473)

[nella Debian, ad esempio non sono alle stesse linee, e le lettere hanno una definizione leggermente diversa:

<dead_breve> <u> : "ŭ" U016D # LATIN SMALL LETTER U WITH BREVE
<dead_breve><U> : "Ŭ" U016C # LATIN CAPITAL LETTER U WITH BREVE
<dead_circumflex> <u> : "ŭ" U016D # LATIN SMALL LETTER U WITH BREVE
<dead_circumflex> <U> : "Ŭ" U016C # LATIN CAPITAL LETTER U WITH BREVE ]

 

Ora con taglia e incolla dovreste scambiare quello che sta dopo i due punti (:) in modo che dopo lo scambio risulti:

<dead_breve> <u> : "û" ucircumflex
<dead_breve> <U> : "Û" Ucircumflex

<dead_circumflex> <u> : "ŭ" ubreve
<dead_circumflex> <U> : "Ŭ" Ubreve

(Alternativa: potete sostituire solo le u con il circonflesso, lasciando al loro posto quelle con la breve, se pensate che non vi debbano servire in un futuro)

Salvate il file e chiudete.

Ora quando premete il tasto "Windows"+u avrete la nostra ŭ.

Quindi ogni volta che aprite il computer dovreste lanciare il programma xmodmap per configurare secondo il file .Xmodmap. Per automatizzare tutto ed avere le lettere esperanto ogni volta che aprite, senza fare nulla, dovete modificare l'ultimo file: .bashrc (file nascosto) che si trova nella vostra directory home.

Lo aprite (da utente normale) e prima di "fi" (chiude la sequenza dei comandi) aggiungete una riga con scritto xmodmap ~/.Xmodmap. Salvate e chiudete. Ora è veramente tutto. In qualunque programma potrete scrivere le lettere premendo il tasto "Windows"+c,g,u, ecc.

Attenzione che tale sistema non sempre funziona: ad esempio in rete su firefox o su google non si scrivono.

Per un maggior approfondimento sull'esperanto con LInux, si veda anche la pagina di Bertilo (in esperanto).

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